-About-
Backstory
The creative arts have been part of Turton's life from a young age, with pianist and aspiring milliner grandmother, musical parents, and having grown up in the beautiful Derwent Valley - an area with a rich textile manufacturing heritage - she was inspired to ask for a weaving loom as a Christmas present in her early teens and began experimenting with fashion and textile design. An artistic streak runs in the family on the father's side, but Turton is the first to have succeeded professionally. Following initial studies in photography, life drawing and graphic design and working briefly in the latter field, she discovered a greater passion for painting and fabric design, but unfortunately further formal training was not a possibility. She did, however, attend one watercolour masterclass, with an eccentric retired British architect early 1994, which proved to be a pivotal moment in her life. Italy might not be in Turton's genes but shortly after this course she visited Venice and Rome and immediately fell under their spell (and under the spell of her future husband Alessandro, a writer & journalist) - but it wasn't until many years later that she moved to Rome indefinitely - "a city that's hard to love but impossible to leave". Turton has had successful exhibitions and commissions in both England and Italy over the years, with many pieces in private homes around the world. An exhibition had been planned in Rome in 1999 so 15 paintings were driven from England to Italy via Paris, however, devastatingly, all of the paintings were stolen in Paris. The theft was reported but the paintings never reappeared. Early Influences: Canaletto, JMW Turner, John Ruskin, Sir William Russell Flint, John Singer Sargent, William Morris and British wartime artist John Piper. Later influences: Rothko, Schiele, Twombly. In the studio A multidisciplinary artist with a passion for Italian cityscapes and culture - Venice and Rome are particular favourites. Watercolours are often used more as oils, with underpainting and layering, plus additional charcoal, pastel, gouache or ink in an undefined style that incorporates elements of Expressionism and Impressionism. Images provoke mystery in bold palettes of pure colour, fluctuating between minimal and ornate. The rare inclusion of figures sees them fade into the paintings like ghosts from a bygone era, while buildings and objects hint at a secret inner life. Fabric designs are similarly influenced by aspects of Italian life - often abstract or eye-catching rigid geometric patterns inspired by Italy's abundance of architectural styles. Finished designs are a transition or progression of one of Turton's own original handmade collages, paintings, photographs or sketches. Stationery items are being developed. |
Storia
Le arti creative hanno fatto parte, da sempre, della vita di Turton fin dalla giovane età: tra i suoi familiari una nonna pianista con una passione, rimasta nel cassetto, per la creazione di cappelli alla moda, entrambi i genitori si sono dedicati alla musica, ed inoltre, essendo cresciuta nella bellissima Valle del Derwent - area conosciuta per la sua vocazione tessile – è stata affascinata sin da piccola da questo mondo tanto da chiedere un telaio come regalo di Natale, iniziando sin dai primi anni dell'adolescenza a sperimentare con la moda e il design dei tessuti. Una vena artistica arriva da parte della famiglia paterna, ma è Turton la prima ad aver successo professionalmente. Seguendo gli studi iniziali di fotografia, disegno del nudo e graphic design (lavorando brevemente in quest'ultimo campo), ha scoperto la sua passione più grande: la pittura e disegno di tessuto (sfortunatamente non le è stato possibile seguire altri corsi di specializzazione nei settori), comunque nel 1994 ha frequentato una masterclass di acquerello, presso un eccentrico architetto britannico in pensione, periodo che si è rivelato cruciale nella sua vita d’artista. L'Italia, all’inizio lontana dalle origini di Turton, divenne dopo questo corso luogo imprescindibile, pieno di fascino, fu avvolta ben presto dall’incantesimo di Venezia e Roma (e sotto l'incantesimo del suo futuro marito Alessandro, scrittore e giornalista) - durante le sue visite, tanto che alcuni anni dopo si trasferì a Roma a tempo indeterminato - "una città difficile da amare ma impossibile da lasciare". Turton nel corso degli anni ha tenuto mostre e avuto commissioni di successo sia in Inghilterra che in Italia, con molti pezzi ora conservati in case private di tutto il mondo. Una mostra era stata programmata a Roma nel 1999, quindici dipinti partiti dall'Inghilterra verso l'Italia via Parigi, furono purtroppo rubati nella capitale francese. Nonostante la denuncia alla gendarmerie parigina i quadri non sono stati mai più ritrovati. Prime influenze: Canaletto, JMW Turner, John Ruskin, Sir William Russell Flint, John Singer Sargent, William Morris e l'artista britannico del tempo di guerra John Piper. Nello studio Le opere d’arte si concentrano sui paesaggi urbani italiani: Venezia e Roma sono le protagoniste. Gli acquerelli sono spesso usati più come oli, con pittura e sovrapposizioni, oltre a carbone, pastello, tempera o inchiostro in uno stile indefinito che incorpora elementi di espressionismo e impressionismo. Le immagini suscitano mistero in audaci tavolozze di puro colore, fluttuando tra il minimale e l'ornato. La rara inclusione di figure le vede svanire nei dipinti come fantasmi di un'epoca passata, mentre edifici e oggetti suggeriscono una vita interiore segreta. I disegni per il tessuto sono influenzati, allo stesso modo, da aspetti della vita italiana - spesso astratte che risaltano agli occhi o a volte motivi geometrici rigidi, ispirati all'abbondanza di stili architettonici italiani. I progetti finiti sono una transizione o una progressione di uno dei collage originali di Turton, dipinti, fotografie o schizzi. |